Ammettiamolo, in estate l’aria condizionata diventa la nostra migliore arma contro il caldo afoso.
È normale, tutti noi tiriamo un sospiro di sollievo quando entriamo in un negozio con l’aria fresca o torniamo a casa e finalmente accendiamo il condizionatore.
Attenzione però, l’aria condizionata toglie umidità all’ambiente per questo la pelle tende a seccarsi in una stanza climatizzata. Una pelle del viso secca e disidratata tende ad evidenziare ancora di più le imperfezioni come brufoletti, pellicine e punti neri oltre che rughe più profonde perché la pelle secca perde di elasticità.
È stato inoltre testato che l’aria condizionata tende a chiudere i pori della pelle riducendo il normale regolamento della temperatura da parte dell’organismo.
La pelle ristabilizza l’equilibrio tra temperatura interna ed esterna tramite la pelle, quindi con il sudore. È un processo naturale e fisiologico. Entrare in un ambiente con un clima appunto “condizionato” porta il corpo a reagire in modo anomalo, tendendo quindi a chiudere i pori della pelle. Risultato? Una pelle più “impura” e con meno traspirazione, che non riesce a smaltire l’accumulo di acqua che ristagna all’interno del corpo… ed eccola lì la ritenzione idrica che si accumula sulle gambe!
Un recente studio a preso in analisi proprio questo fenomeno analizzando l’azione degli umidificatori all’interno di un luogo climatizzato.Rimuovi immagine in evidenza
Gli umidificatori vengono usati per migliorare la secchezza dell’aria e gli effetti di nanogocce d’acqua sull’idratazione cutanea sono stati valutati in un recente studio e possono incrementare tale secchezza, penetrando negli spazi interstiziali tra i corneociti dello strato corneo senza un aumento di umidità dell’aria.
Lo studio ha preso in considerazione diversi parametri biofisici, quali la conduttanza cutanea, la perdita di acqua transepidermica (TEWL) e parametri biomeccanici di distensione/retrazione della pelle in presenza e in assenza di nanogocce d’acqua in un ambiente a temperatura di 24°C e 35% di umidità relativa per 120 minuti.
I risultati sono stati decisamente evidenti:
Nel gruppo senza nanogocce d’acqua i valori della TEWL erano significativamente ridotti in tutte le zone analizzate dopo un’ora rispetto ai valori iniziali. Invece, in presenza di nanogocce d’acqua i valori della TEWL
Possiamo quindi dire che la pelle, in presenza di SOLO ARIA CONDIZIONATA tende a seccarsi e che l’utilizzo di umidificatori per l’ambiente svolge un ruolo importante nell’ammorbidire e idratare la pelle all’interno di ambienti con aria condizionata, senza aumentare l’umidità in eccesso!
In generale possiamo però dire che:
Sarebbe molto meglio preferire, invece che il condizionatore, l’utilizzo delle pale con un movimento lento e costante. In questo modo l’aria non viene alterata ma viene semplicemente smossa aiutando la pelle a regolare autonomamente la temperatura.
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